Aree dure, ruvide e sporgenti della pelle, di colore giallastro. Si tratta dei calli: nei piedi possono sorgere intorno al tallone o sulla pianta, nella parte anteriore. Possono però formarsi anche sulle mani (nei palmi o nelle nocche). Di solito in risposta a uno stimolo meccanico, come piedi costretti in scarpe troppo strette.
La pelle callosa è molto spessa e meno sensibile al tocco. I calli si creano quando la nostra pelle strofina contro qualcosa, come una scarpa o una superficie.
Tra le cause dei calli: le attività che creano pressioni ripetute sul piede, come correre o camminare scalzi; la pelle secca; la riduzione dei cuscinetti adiposi; indossare scarpe o calzini inadatti (troppo grandi ad esempio) che creano sfregamenti e attriti sul piede.
Se i calli vengono compressi possono fare male e causare dolori acuti. Hanno un nucleo centrale duro che si estende in profondità, circondato da una zona di pelle infiammata e irritata. Esistono anche i “calli molli”: si formano tra le dita dei piedi e restano morbidi a causa dell’umidità e del calore.
Come accorgersene? Se si forma un piccola massa di pelle indurita e in rilievo; se provate dolore sottopelle; se notate una piccola zona del piede indurita e inspessita. Per porvi rimedio vanno rimossi, evitando poi le azioni ripetitive che li hanno causati, a partire dal non indossare scarpe scomode (no ai tacchi).
Per prevenirli invece: su tutto vige la stessa regola, ovvero prendersi cura dei propri piedi durante tutto l’anno. Poi è importante asciugarli bene dopo averli lavati e applicare una crema idratante; usare regolarmente una pietra pomice o una lima ad hoc, così da rimuovere delicatamente qualche piccolo indurimento; indossare sempre calzature e calzini adatti, non troppo stretti, né troppo larghi; evitare i tacchi alti perché aumentano la pressione sulla punta del piede. Nei casi più gravi ovviamente rivolgersi a un esperto.