L’alluce che fa "l’autostop” è un segnale certo di alluce rigido. Il dito del piede con la punta sollevata e ipertesa, è infatti una conseguenza di questa comune e dolorosa deformità.
Si tratta di una degenerazione dell’articolazione; non solo: l’alluce si deforma e produce, proprio intorno all’articolazione, sporgenze dell’osso dette osteofiti. Queste contrastano il libero movimento e ne limitano la escursione (da qui il nome alluce rigido).
L’alluce, a causa della deformazione ossea, si irrigidisce e perde la capacità a flettersi. Questo può provocare altri problemi come duroni sotto la pianta del piede, infiammazioni alle piccole articolazioni e al nervo interdigitale, postura scorretta quando si sta in piedi o si cammina.
Le cause vanno dalla familiarità alle malattie reumatiche, dalla predisposizione del piede a piccoli ma ripetuti traumi (da qui gli sport più a rischio come calcio, rugby, danza classica).
Tra i sintomi più frequenti la rigidità articolare e il dolore acuto che si fanno sentire soprattutto la mattina e dopo l’attività fisica. Al deteriorarsi dell’articolazione, diventano difficili anche i movimenti più semplici come fare pochi passi o allacciarsi le scarpe.
Uno dei rimedi più immediati – ancora prima dell’utilizzo di farmaci antinfiammatori, terapie o addirittura trattamenti chirurgici – è l’utilizzo di plantari che sono sia terapeutici che preventivi. Da evitare scarpe strette o con il tacco.