Secondo la definizione che ne dà Wikipedia la tallonite è un patologia infiammatoria che provoca forte dolore al tallone del piede.
La terminologia medica esatta è talalgia plantare e le cause dell'insorgere di questo fastidioso disturbo sono principalmente imputabili ad origini neurologiche, metaboliche o congenite. Vediamo alcune delle cause più comuni della tallonite:
1. borsite: si tratta di un'infiammazione delle borse sierose retrocalcaneari o sottocutanee che favoriscono lo scorrimento delle strutture periferiche del tendine
2. ascite plantare: infiammazione della muscolatura della pianta del piede causata da un'eccessiva sollecitazione del tallone
3. malattie dismetaboliche: come per esempio la gotta, una patologia in cui un aumento della produzione di acido urico è all'origine di un progressivo accumulo di cristalli di acido urico e di conseguenti dolorose infiammazioni a livello articolare
4. sperone (spina) calcaneare: crescita anomala del tessuto osseo del calcagno
5. postura errata: utilizzo di tacchi alti
La tallonite è soprattutto diffusa fra persone con età superiore ai 40 anni e in sovrappeso.
Le principali cure e terapie che si possono provare variano naturalmente in base ai motivi e alle origini che hanno scatenato la problematica. Per prima cosa è importante fare indagini diagnostiche giuste e mirate come ad esempio: radiografie, ecografie ed eventualmente risonanze magnetiche. In una prima fase sarà necessario un riposo di almeno 15 giorni, durante i quali è possibile che il problema si risolva da sé.
Se superato questo periodo non si ha alcun segno di miglioramento bisogna rivolgersi ad un ortopedico.
Oltre al riposo anche esercizi mirati di stretching, infiltrazioni e fisioterapia sono i principali rimedi possibili. Si interviene chirurgicamente solo nei casi più gravi e in casi di fascite plantare irreversibile.