Durante i 9 mesi di gravidanza i piedi si gonfiano, diventano più grandi, l’arco plantare diventa più lungo e più largo.
Spesso si avverte dolore.
Il corpo che cambia in gravidanza
Questi cambiamenti – insieme a quelli che riguardano le mani, visto che anche queste tendono a gonfiarsi, i fianchi che si allargano, il seno che si ingrossa e il pancione che aumenta di volume per accogliere il bambino – sono normalissimi.
Il gonfiore delle caviglie e dei piedi è dovuto all’aumento di ritenzione idrica, cioè dal ristagno dei liquidi corporei.
Questo ristagno dipende dalle modifiche ormonali, della pelle e fisiche, legate all’essere incinta.
Dopo il parto i piedi tornano “normali”?
Qualche tempo dopo il parto, il corpo generalmente recupera le sue forme precedenti.
I piedi gonfi, così come le altre parti dell’organismo, si sgonfiano e tornano alla normalità.
Ma non sempre, qualcosa invece potrebbe cambiare in modo permanente.
I piedi potrebbero non tornare più come prima del parto
Uno studio della rivista scientifica American Journal of Physical Medicine & Rehabilitation, sostiene infatti che i piedi delle donne in dolce attesa, cambiano forma e dimensione durante la gravidanza e potrebbero anche non tornare più quelli di prima.
Gli scienziati dell’Università dell’Iowa hanno misurato l’arco plantare nel primo trimestre di gravidanza e dopo 5 mesi dal parto: il 70% delle neomamme aveva piedi più lunghi e larghi, dai 2 ai 10 millimetri con un arco plantare più piatto.
Perché in gravidanza i piedi diventano più grandi?
Il peso del pancione e il rilassamento delle articolazioni, provoca un cambiamento sui piedi.
Oltre a crescere, i piedi, come le caviglie e le gambe, sono gonfi, doloranti e affaticati.
Perché i piedi si gonfiano e fanno male in gravidanza?
I piedi, nei 9 mesi di attesa, fanno male e si gonfiano, perché i vasi sanguigni devono trasportare più sangue, in più ci sono i cambiamenti ormonali, i tessuti diventano più morbidi, le vene si dilatano, spesso compare la ritenzione idrica e, sui i piedi e sulle gambe, a fine gravidanza, grava un peso di 12-15 chili in più.
A peggiorare il gonfiore dei piedi sono diversi fattori: l’obesità, l’eccessivo aumento di peso, le alte temperature, stare in piedi tanto tempo.
I consigli per i piedi in gravidanza:
- Plantari e scarpe comode
Indossa calzature adatte, comode, che non stringano (le scarpe strette tendono a bloccare la circolazione del sangue e dei liquidi corporei) e un buon plantare ortopedico.
Perfetto un plantare su misura che, mentre cammini, esercita un massaggio che riattiva la circolazione, favorisce il ritorno venoso e previene gonfiori. - Fai movimento regolare
Dalle passeggiate al nuoto, allo yoga.
L’attività fisica è importante, sempre, non solo durante la gravidanza, e aiuta tantissimo a riattivare la circolazione sanguigna. - Massaggi
Massaggiare piedi e gambe, aiuta ad attenuare il dolore e a diminuire il gonfiore. - Gambe sollevate
Solleva spesso le gambe, basta appoggiarle su un cuscino.
Anche durante la notte, è bene tenere gambe e piedi sollevati, più in alto rispetto al bacino.
Questo aiuta a dare sollievo ai vasi sanguigni. - Acqua calda e fredda
Alterna, durante la doccia, getti di acqua calda con getti di acqua fredda.
Parti dai piedi e poi arriva alle gambe, prima con acqua calda e poi fredda.
E’ un ottimo rimedio contro il gonfiore. - Non stare in piedi
Evita di stare in piedi a lungo. - Esercizi per i piedi
Pratica esercizi quotidiani per i piedi.
Piega e allunga i piedi, ruota le caviglie, favorisci così la circolazione sanguigna e riduci la ritenzione nei tessuti del corpo. - No al caldo
Evita gli ambienti troppo caldi e afosi. - Non mangiare troppo
Ovvio che la gravidanza richiede di mangiare di più, un maggior apporto calorico, ma senza esagerare. L’aumento di peso infatti, peggiora la ritenzione idrica e aggrava il peso su gambe, ginocchia, piedi e schiena. - Mangia bene
Inserisci nella tua alimentazione molta frutta e verdura, cibi sani che favoriscono la diuresi, contengono fibre e vitamine. - Bevi molta acqua
Bere molta acqua favorisce l’attività renale e la diuresi.