11/10/2012
L’idea che si ha dell’avanzare dell’età e della pensione include spesso una sedia a dondolo/poltrona e il rallentamento di tutte le attività fisiche, per scongiurare il rischio di cadute e infortuni. In realtà, non dovrebbe essere affatto così. Proprio in vecchiaia, infatti, bisognerebbe cercare di mantenere i propri muscoli quanto più forti si riesca, includendo nelle attività quotidiane una regolare e bilanciata attività fisica. Ovviamente è necessario tenere conto di alcuni cambiamenti del proprio corpo e comportarsi di conseguenza. E ovviamente noi di Corazza parliamo dei cambiamenti che interessano i piedi!
Con l’avanzare degli anni i muscoli e i tendini si indeboliscono, questo può portare l’arco plantare a cedere, con conseguenti dolori, soprattutto a fine giornata, che non riguardano solo i piedi, ma anche le caviglie, le ginocchia, le anche e la schiena. Se la situazione degenera il dolore può aumentare fino a compromettere le attività quotidiane. Per questo consigliamo ai nostri lettori non più giovanissimi di ricorrere a uno specialista: una visita vi permetterà di avere un quadro completo della salute dei vostri piedi e permettervi di orientarvi nella scelta delle calzature e delle calze più adeguate (materiali, altezza dei tacchi ecc.). Inoltre, lo specialista sarà in grado di analizzare lo stato del vostro arco plantare, valutando se avete bisogno di un sostegno e consigliandovi il giusto plantare ortopedico. Questo assicurerà il riallineamento di caviglie, ginocchia, anche e schiena, permettendovi di dimenticare dolori e fastidi tipici della vecchiaia.