Ultimamente la moda delle "scarpe minimaliste" ha imposto un nuovo credo: a piedi nudi è meglio, ritorniamo all'andatura dei nostri antenati!
In realtà alcune delle promesse non sono state proprio mantenute, nonostante ci siano in circolazione molti sostenitori della corsa a piedi nudi, persino libri e letteratura al riguardo, non possiamo proprio affermare con certezza che questa faccia davvero bene ai nostri piedi.
Infatti molti specialisti di biomeccanica confermano che il sistema di ammortizzazione può aiutare ad evitare ripercussioni spiacevoli sulla colonna vertebrale. Cosa succede quindi se si corre scalzi? Tutto il peso viene spostato sul metatarso, sulla parte anteriore del piede.
L'uso delle scarpe non ha solo una funzione protettiva, le calzature sono state inventate anche per esigenze pratiche, sicuramente apportando modificazioni alla morfologia del piede umano.
In un recente confronto fra piedi occidentali abituati a stare dentro scarpe e quelli indiani scalzi da secoli, si è scoperto che i loro sono dotati di una pianta ben più larga ed esercitano una pressione molto più uniforme sul terreno.
Utilizzare le scarpe quindi ha sicuramente lasciato una forte “impronta”, forse anche perchè i nostri piedi sono una parte davvero adattabile, per esempio bastano poche settimane di corsa per avere un aumento della rigidità dell'arco plantare.
Questo ci fa comprendere come effettivamente i nostri piedi non siano ancora del tutto pronti per un ritorno alla corsa a piedi nudi, su cui in ogni caso rimangono ancora molti dubbi, e di cui si ignorano eventuali miglioramenti delle prestazioni e della salute.