I piedi piatti nei bambini sono un disturbo abbastanza diffuso, ma non grave perché, se preso per tempo, è un difetto in genere risolvibile.
Non si può capire se il nostro bimbo abbia i piedi piatti, ovvero con l’arco plantare inesistente, già nei primi anni di vita, quando i piedi sono ancora morbidi, cicciotti e abbastanza informi. Possiamo iniziare a controllare la loro linea solo a partire dai 4-5 anni fino ai 10, quando la loro crescita e lo sviluppo osseo sono tali da definire la forma corretta del piede. Se il piede continua a restare appiattito sul pavimento, è il caso di intervenire.
L’appiattimento della volta plantare nei bambini, ovvero il piede piatto, deriva dal mancato sviluppo del tessuto connettivo e dei muscoli. La volta plantare può non assumere la sua forma e dimensione normale o può non formarsi affatto, ecco allora che ci troviamo di fronte a un piede piatto.
Due le forme del piede piatto nei bambini:
- Piede piatto infantile flessibile (il più comune, asintomatico, si associa ad altri disturbi posturali come il ginocchio valgo, il passo intrarotrato).
- Piede piatto infantile rigido (comporta rigidità e dolore, è associato a condizioni patologiche congenite).
I piedi, assumono piano piano l’aspetto di un “normale” piede fisiologico di un adulto dagli 8 ai 12 anni; una prima valutazione ortopedica del piede, può essere fatta ai bambini tra i 6 e gli 8 anni di età. Diverso il caso di chi presenta deformità ai piedi sin dalla nascita, si tratta di più patologie raggruppate sotto il nome di “Piede Torto”.
Nella maggior parte dei casi il piede piatto è asintomatico e può avere una risoluzione spontanea durante la crescita. A volte il piede piatto però può portare al valgismo dell’alluce, ovver all’Alluce valgo giovanile.
Per diagnosticare questa patologia è importante osservare il bimbo mentre cammina e controllare l’usura delle sue scarpe.
Ok a un’attività fisica mirata per garantire un corretto e armonioso sviluppo fisico del bambino. Gli sport più adatti sono il basket, la danza e la pallavolo. Nei casi più gravi è necessario ricorrere alle scarpe ortopediche con un plantare interno.