Occupandoci di ortesi, di plantari ortopedici e di plantari correttivi, non possiamo certo far finta che non esistano le discussioni sui tacchi a spillo, quella straordinaria pensata di Salvatore Ferragamo che dal 1950 hanno rivoluzionato per sempre il nostro modo di concepire le donne, la seduzione e il... male ai piedi.
Diciamo subito che camminare sui tacchi a spillo non è certo l'ideale, visto che la posizione sia del piede sia della gamba non è propriamente di riposo, e quindi il dolore alla schiena, alle gambe ed ai piedi sono il sintomo di un possibile (se non probabile) alluce valgo per le portatrici intensive di tacchi a spillo.
“Ma a finire sul banco degli imputati sono anche le comodissime infradito e le ballerine rasoterra, protagoniste della stagione estiva, come ci illustra Andrea Bianchi, chirurgo specializzato in ortopedia e traumatologia: “Dietro la comodità di queste calzature possono nascere dolori al tallone, alla volta plantare e all’anca. La maggior parte di questi problemi è causata dai movimenti che il nostro corpo esegue per trattenere le infradito con le dita dei piedi. Inoltre, la suola piatta, l’assenza di arco plantare e di ammortizzazione, non offrono alcun supporto al calcagno e provocano una cattiva postura con infiammazioni dei tendini. Sconsigliate per le lunghe camminate, pericolose per guidare e spesso causa di piccole ferite e infezioni tra le dita del piede, le infradito secondo lo specialista andrebbero sostituite con sandali sportivi che garantiscono un miglior supporto per il piede. “ (Fonte)
In definitiva, per non rischiare la salute dei propri piedi e per non rischiare quindi di doversi rivolgere ad un ortopedico, è bene che i tacchi a spillo non si portino per più di un paio di ore al giorno e che se si sceglie di portare tacchi si opti per le zeppe, ad esempio, perchè riducono il dislivello del piede e lo sforzo per la gamba.
Essere belle e sensuali non è necessariamente legato ad essere addolorate.