Una delle più comuni preoccupazioni di molti genitori è quella che il proprio bambino abbia i piedi piatti. Oggi cerchiamo di comprendere quando e se effettivamente è il caso di intervenire nella cura dei piedi piatti dei bambini o se invece considerare questa manifestazione un semplice passaggio evolutivo destinato poi a scomparire.
Definizione di piede piatto
Qual è l'esatta definizione del piede piatto, che viene anche detto in un linguaggio più tecnico piede pronato valgo, si tratta nella fattispecie di “un'anomalia in cui risultano alterati i rapporti anatomici del piede, caratterizzata dalla riduzione dell'arco plantare dal conseguente aumento della superficie d'appoggio della pianta del piede.” Fonte Wikipedia.
Si tratta spesso e volentieri di una delle principali motivazioni che spinge i genitori ad accompagnare il proprio bambino ad una prima visita ortopedica, senza però spesso tenere in considerazione il fatto che tutti i bimbi inizialmente quando nascono hanno i piedi piatti. Il piattismo da piccoli è quindi ritenuto normale, perchè i piedi non ancora formati in modo maturo sono dotati di una sorta di protezione che salvaguarda i vasi sanguigni e le terminazioni nervose presenti sotto al piede.
Plantari per la cura del piede piatto
Nel caso poi che il piattismo venisse confermato anche dall'ortopedico si può ricorrere a diversi rimedi, fra cui sicuramente il plantare, che potrà essere utile per dare un sostegno e un appoggio, correggendo e migliorando la funzionalità del piede.
Sarà compito dello specialista naturalmente valutare la situazione per capire se si tratta di una condizione passeggera nella postura o se sia meglio utilizzare un plantare, o nei casi più gravi sottoporsi ad un intervento chirurgico.