E’ simile a una spina di rosa o a un artiglio, da qui il suo nome “Spina calacaneare”: si tratta di uno sperone osseo anomalo che si sviluppa nella parte posteriore (o inferiore) del calcagno, che è una delle 7 ossa del tarso.
Ne esistono infatti due tipi: la spina calacaneare inferiore, sorge sulla pianta del piede, nell’inserzione della fascia plantare. Patologia spesso associata alla fascite plantare; e la spina calcaneare posteriore: nella parte posteriore del calcagno, a livello dell’inserzione del tendine d’Achille.
Le cause di questo problema sono di solito lesioni a carico di un tendine o di un muscolo del piede, stiramenti della fascia plantare o strappi ripetuti a ridosso del calcagno. Meno frequenti invece i casi in cui la spina calcaneare è il risultato di malattie infiammatorie come l’artrite reattiva o l’iperostosi scheletrica idiopatica diffusa. Spesso comunque la spina calcaneare è associata alla fascite plantare.
Ad infiammarsi è proprio la fascia plantare a livello dell’inserzione sul tallone (entesopatia), che provoca un deposito di sali di calcio. Con il passare del tempo, l‘accumulo di calcio a livello del tallone provoca la formazione della spina calcaneare.
Tra i fattori di rischio: correre su superfici molto dure; indossare scarpe inadatte; l’obesità; camminare in maniera “sbagliata”, stressando eccessivamente il calcagno e i suoi legamenti.
Come ci si accorge di questo disturbo? I sintomi più comuni sono in primis il dolore intermittente o cronico mentre si cammina o si corre, a volte (nei casi più gravi) anche mentre si sta in piedi. Indolenzimento e dolore dei tessuti che ricoprono la spina calcaneare; difficoltà, se non dolore, a effettuare attività sportiva di carico; gonfiore nella zona interessata.
Prevenzione: indossate scarpe comode, soprattutto per praticare attività sportiva; riscaldate sempre i muscoli con dello stretching prima di allenarvi e ad allenamento concluso; fate attività sportiva in maniera graduale; inserite nelle scarpe i Plantari Corazza che assorbono e disperdono le vibrazioni derivanti dall’energia prodotta dall’impatto piede/scarpa/terreno e bloccano i microtraumi.