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Alluce valgo? Occhio a tacchi e punte strette

Alluce valgo? Occhio a tacchi e punte strette


17/04/2012

Mai sentito parlare di “noce nel piede” o di “cipolla”?

In termini “volgari” si definisce in questo modo un evidente problema al piede, ovvero l'alluce valgo, un problema che è molto più comunque di quanto non si pensi visto che colpisce circa il 40% delle donne, ovvero un numero decisamente elevato.

Occupandoci di produzione plantari ed in particolare di plantari in materiale termoformabileche vanno bene per qualunque problema, non possiamo non soffermarci su un problema al piede tanto comunque come quello dell'alluce valgo.


Una scorretta biomeccanica del piede, perché ad esempio costretto in calzature strette o con eccessivo carico sulle dita per via del tacco alto, può essere alla base di questa deformazione. Le punte strette in particolare tendono a spingere l’alluce e il mignolo verso l’interno.

(...)

Basti pensare che se con una scarpa bassa o da ginnastica un piede scarica il 45 per cento del peso del corpo sulla punta ed il 55 per cento sul tallone, già con un tacco alto 2 centimetri il carico si sposta e si distribuisce al 50 per cento sul tallone e dita, mentre con un tacco di 9 centimetri si scarica addirittura l’80 per cento del carico sulle dita e solamente il 20 sul tallone. La situazione si aggrava ulteriormente se la scarpa è a punta stretta perché le dita subiscono una pressione innaturale verso l’interno. (fonte)


Quindi è importante, prima di comprare delle scarpe o di indossarle, capire bene fin dove possiamo spingere i nostri piedi prima che gli stessi, si ribellino con “una noce” o “una cipolla”.

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