C’è uno strumento che aiuta i nostri piedi a stare in equilibrio: è il plantare ortopedico.
Sia quando ci muoviamo, che quando stiamo fermi, questo dispositivo medico viene usato per avere un equilibrio strutturale del piede durante l’appoggio. Una scorretta distribuzione del peso corporeo infatti, può provocare contratture o tensioni e può usurare le articolazioni (soprattutto quelle di schiena, collo, anca e ginocchio).
Il termine plantare, deriva proprio dalla pianta del piede: la struttura anatomica dove il plantare va ad agire. Si corregge così la distribuzione del carico corporeo.
La costruzione dei plantari ortopedici è in continua evoluzione, per questo Corazza Group lavora costantemente in ricerca e sviluppo, per ottenere la miglior correzione anatomica della pianta del piede e per trovare i migliori materiali che lo rendano non doloroso. Oltre 500 i tipi di plantari offerti per un'azienda, leader di mercato, che da 50 anni fa innovazione.
Il plantare deve modificare l'intera struttura del piede, cambiando l'inclinazione delle articolazioni tra le ossa, deve quindi avere una conformazione adeguata, sia per i piedi piatti che per quelli cavi.
Esistono plantari di ogni tipo: i plantari in materiale termoformabileome, che si adattano e cambiano forma in base alle necessità; i plantari in silicone; i plantari correttivi e i plantari in lattice. Il plantare ortopedico può essere anche realizzato su misura, in base alle necessità di ognuno. Di solito va usato in maniera progressiva, dalle 3-4 ore al giorno per poi aumentare.
Quali sono le patologie del piede che richiedono l’uso del plantare ortopedico?
- Neuroma di Morton;
- Piede piatto;
- Piede cavo;
- Alluce valgo;
- La spina calcaneare;
- Metatarsalgia;
- Artrosi;
- Problemi di circolazione:
- Comparsa di calli, duroni
Se si presentano uno o più di questi problemi, è necessario scegliere un plantare ortopedico adatto alla specifica situazione e alle singole esigenze.