Quando l’alluce perde mobilità e non può flettersi o estendersi, parliamo di alluce rigido.
L’alluce rigido deriva dalla degenerazione dell’articolazione del primo dito del piede con il primo metatarso.
La cartilagine si assottiglia, si screpola, fino a scomparire del tutto: l’osso articolare quindi causa dolore a ogni movimento e si deforma producendo, attorno all’articolazione, un osso sporgente.
Alluce rigido: le cause
L’alluce rigido può essere causato da un trauma o una serie di traumi (è infatti una patologia molto diffusa tra atleti e ballerini), dall’artrosi, dal naturale invecchiamento delle cartilagini, dalla predisposizione del piede (conformazione anatomica), da malattie sistemiche (reumatismi, gotta etc.), da malattie infiammatorie (artrite reumatotide).
Alluce rigido primario e secondario
Quando la patologia dell’alluce rigido insorge senza un apparente motivo, parliamo di alluce rigido primario; se dipende invece da cause traumatiche o post chirurgiche, si tratta di alluce rigido secondario.
I sintomi dell’alluce rigido
L’alluce rigido provoca rigidità articolare e dolore acuto, soprattutto la mattina o dopo aver praticato attività fisica.
Tra i disturbi associati abbiamo arrossamento, calli e duroni accanto alle altre dita del piede, borsite e tendinite.
Se l’articolazione si distrugge completamente, risulta difficile fare anche i movimenti più semplici come camminare o infilare le scarpe.
A volte viene confuso con l’alluce valgo che è innvece un’altra patologia che colpisce i nostri piedi.
Plantari per alluce rigido
Per prevenire patologie come l’alluce rigido, e per alleviare il dolore, il supporto dei plantari ortopedici è fondamentale, così da proteggere i piedi da traumi e infiammazioni articolari.