17/01/2013
Il mondo dello sport è estremamente vicino al nostro core business, essendo gli sportivi tra i principali utilizzatori di plantari ortopedici. Prendendo spunto dall’infortunio di Vucinic, attaccante della Juventus rallentato da una tendinopatia al tendine di Achille, questa settimana vogliamo approfondire proprio questo argomento.
Il tendine d’Achille collega i muscoli del polpaccio all’osso del tallone ed è impiegato mentre camminiamo, corriamo, saltiamo e anche quando pieghiamo verso l’alto le dita dei piedi. Per questo, è facilmente soggetto a traumi da stress, causato da esercizio fisico intenso, eseguito senza il dovuto riscaldamento, su superfici dure o irregolari, da salti o scatti improvvisi, da corsa in salita ecc.
Il dolore è uno tra i primi sintomi della tendinite d’Achille, un fastidio graduale che insorge dopo l’attività fisica e che peggiora con il passare del tempo. Tra gli altri sintomi abbiamo un lieve gonfiore in corrispondenza del tendine, episodi di forte dolore e rigidità del tendine al mattino appena svegli, debolezza nella parte inferiore della gamba. Ignorare il dolore come campanello d’allarme porta alla degenerazione dell’infiammazione in una tendinosi o nella rottura del tendine. Se ci si rivolge per tempo all’ortopedico e si ha la dovuta pazienza, la tendinite può essere curata con semplici provvedimenti: come terapia di farmaci antinfiammatori, ghiaccio, bende elastiche e riposo.
L’ortopedico consiglierà di sospendere l’attività fisica per alcuni giorni e di non fare sforzi eccessivi, di aumentare gradualmente l’intensità del vostro allenamento, di fare stretching e di indossare dei dispositivi ortopedici. I plantari e i rialzi al tallone, sollevando il calcagno, possono alleggerire il carico del tendine e fare da cuscinetto. Tutti questi consigli, a ben vedere, possono essere utilizzati, non solo nella terapia di una tendinite, ma anche per prevenirla.