Tacchi alti, croce e delizia per i nostri piedi. Allungano le gambe, slanciano la figura, fanno sentire bene ma, se portati a lungo, possono compromettere la salute dei piedi (e non solo).
I tacchi vertiginosi possono provocare quindi effetti collaterali quali:
- Alluce valgo: può comparire se il piede è costretto dentro una scarpa stretta e con tacchi mozzafiato. Le calzature sbagliate non sono causa diretta dell’alluce valgo, ma possono favorire il suo decorso;
- Neuroma di Norton: i tacchi accelerano la comparsa di cisti su un nervo del piede che va ad infiammarsi (di solito tra il quarto e il terzo dito del piede);
- Metatarsalgia: stare sulla punta dei piedi troppo a lungo stressa la parte anteriore del piede e può essere causa di metatarsalgia (dolore alla pianta del piede);
- Circolazione: la pianta del piede è un’area importante per la circolazione venosa, può essere messa sotto stress da questo tipo di calzature con il rischio di dover fare i conti con insufficienza venosa e vene varicose. Si potrebbero accusare anche gonfiore, pesantezza, rossori a gambe e piedi (sopratutto in estate).
- Ginocchia: chi indossa i tacchi aumenta del 26% la pressione sull’articolazione.
- Borsite: è un’infiammazione dei tessuti molli che causa dolori forti e va curata tempestivamente per evitare che il problema si cronicizzi.
- Tallone d’Achille: indossare sempre i tacchi accorcia le fibre muscolari e crea un ispessimento del tallone.
- Postura: A risentirne anche la postura. Con i tacchi si spinge il baricentro in avanti e si disallinea la colonna vertebrale, portando un eccesso di peso sulla parte anteriore del piede.
L’ideale per i nostri piedi non sono nemmeno le scarpe piatte e troppo basse (come le ballerine) perché pregiudicano la compressione, la funzione di spinta sulla pianta del piede, e mettono a rischio la schiena. L’ideale sarebbe fermarsi a metà strada con scarpe alte 3-5 cm.