Vesciche ai piedi: cause e rimedi
Vesciche ai piedi: cosa sono?
Le vesciche ai piedi sono lesioni cutanee, piene di liquido trasparente.
Sono dolorose e si formano in reazione a pressioni eccessive e sfregamenti continui.
Di solito le vesciche sui piedi hanno una forma tondeggiante, sono di piccole dimensioni e sorgono sotto lo strato superiore della pelle.
Possono formarsi sulla pianta del piede, sul tallone o tra le dita dei piedi.
Vesciche ai piedi: sintomi
Le vesciche ai piedi comportano dolore, fastidio, bruciore, arrossamento, prurito, difficoltà a camminare.
Cause delle vesciche ai piedi: perché si formano le vesciche?
Nel piede, le vesciche si sviluppano a causa dell'eccessiva pressione o della continua frizione della pelle esposta e sensibile, ad esempio quando la pelle del piede sfrega contro una scarpa inadatta.
Le vesciche si formano più facilmente sulla pelle umida, in estate, quando si cammina a lungo, quando si indossano scarpe nuove, strette, larghe o troppo rigide, quando si fa un esercizio fisico prolungato, quando si indossano calzini non assorbenti, sottili o ruvidi.
Differenza tra Vesciche, Calli e Duroni
I calli e i duroni di solito si sviluppano dopo uno sfregamento prolungato e meno aggressivo, le vesciche invece derivano da un attrito intenso e localizzato. Se trascurate, le vesciche (come i duroni) possono portare a infezioni o ulcere.
Vesciche ai piedi: come curarle?
Le vesciche sui piedi devono essere trattate con una terapia idonea: dalle medicazioni sterili all'applicazione locale di antisettici per evitare infezioni, fino al ricorso agli antibiotici (tutto prescritto ovviamente dal medico). L'area con la vescica deve essere lavata frequentemente, è anche possibile applicare cerotti ad hoc per proteggere l'area da ulteriori pressioni. Se invece le vesciche ai piedi non sono dolorose e non ci impediscono di camminare, si possono lasciare intatte e aspettare che guariscano spontaneamente.
Ago e filo per vesciche: cosa non fare
Un rimedio popolare alle vesciche, prevede di utilizzare ago e filo di cotone. L'ago, in passato, veniva utilizzato per bucare la bollicina e consentire la fuoriuscita del siero lungo il filo. In realtà, questo trattamento, oltre ad essere traumatico, può favorire l'ingresso dei batteri all'interno della lesione, quindi va evitato assolutamente.